L'uso di emoderivati in odontoiatria è in continuo aumento e viene indicato con l'acronimo PRF.
Gli emocomponenti possono essere impiegati su superfici cutanee o mucose integre o dopo azione chirurgica (uso topico), anche mediante infiltrazione intratissutale (Art. 20, comma 1, pag. 9).
La prescrizione all'impiego di emocomponenti deve essere fatta da un Medico o da un Odontoiatra.
Oggi è tecnicamente possibile la preparazione ambulatoriale di concentrati piastrinici con appositi macchinari, regolarmente marcati CE, in grado di centrifugare il sangue prelevato dal paziente e separare la parte plasmatica, ricca di piastrine, per l’utilizzo terapeutico autologo.
Dal sangue così frazionato si ottiene sia gel piastrinico sia colla di fibrina usata in chirurgia per l’elevato potere adesivo ed emostatico.
Un grosso vantaggio è il prelievo di una limitata quantità di sangue.
Ma sono pratiche legali?
La domanda che tuttavia l’odontoiatra spesso pone agli esperti in materia medico-legale è sempre la stessa, semplice e diretta: sono pratiche legali oppure no?
Emocomponenti, non emoderivati
La preparazione di gel piastrinici o di colla di fibrina non si configura come produzione di derivati dal sangue, ma come frazionamento per ottenere emocomponenti.
Sicurezza
Sia la colla di fibrina che il gel piastrinico sono emocomponenti sicuri, che non veicolano infezioni, non interagiscono con altri farmaci e si preparano velocemente. Unico rischio deriva da eventuali malpractices nella preparazione.
Preparazione
La preparazione dei concentrati piastrinici avviene senza dubbio con centrifugazione e separazione.
Norme di riferimento
L’attuale quadro normativo italiano sul sangue (l. 219/2005 e D.Lgs. 261/2007) riserva tendenzialmente ai Servizi Trasfusionali competenti per territorio le attività inerenti la manipolazione del sangue, a prescindere dall’uso (autologo o omologo) e senza tener conto delle quantità impiegate.